Piove e fa freddo e mi sono ritrovata tutta la mattina a casa con lo Gnometto (che non va al nido perchè tanto fra mamma e nonni ...). Così da un'iniziale opera di distruzione della cucina, in particolare della macchina del gas, sono riuscita, senza troppe urla e discorsi di disapprovazione, a portarlo in quel che resta della camera da pranzo per farlo giocare con la pasta di sale e le formine. Non so come mai ma è un gioco che lo tiene impegnato per molto tempo. Il gioco consiste nel: creare la formina, annusarla, spalmarla sulle guance e sui capelli e poi rimpastarla. Sempre meglio che armeggiare con i fornelli seduto sopra alla lavatrice! Ma quando torna il bel tempo? Pretendo troppo sce chiedo un paio d'ore di sole al mattino?
Il gufo è uno degli anomali che a me piacciono di più. Misateriosa creatura della notte, è da sempre sinonimo di saggezza. In molte delle culure antiche il gufo è considerato una figuras magica. Ad esempio, i nativi americani associavano il significato del gufo alla saggezza e al fatto di essere il guardiano di tutti i tipi di saperi. Questo si deve al fatto che questo uccello è un grande combattente contro le condizioni avverse del clima, ma soprattutto riesce a vedere di notte. In epoca medioevale nel centro Europa si diceva che questi animali fossero in realtà streghe e maghi. Da quel momento si considera questo animale come parte della famiglia delle streghe. E visto che io, di fatto, sono una strega saggia, ho deciso di realizzare un piccolo gufo da appendere al pomello di un cassetto della mia postazione craft. Ora vi racconto anche come ho fatto. Ho preso: una rondella di legno bianca (comprata chissà dove), 2 occhietti mobili 1 filo di corda giallo (di quelli che chiudono l
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